Povertà non è degrado

"La povertà non è un reato", scrive Andrea Riccardi su Huffington Post, commentando la sentenza della Corte di Cassazione che, pochi giorni fa, ha assolto un senza dimora palermitano accusato di vivere per la strada e di rovinare così il decoro urbano. 
Sembra una sentenza ovvia. Eppure è importante e fa giustizia - è il caso di dirlo - di tante accuse assurde contro i poveri. Infatti troppo spesso si confonde la povertà con il degrado e si colpevolizzano i poveri della loro indigenza, come ha raccontato questo blog in varie occasioni. Il decoro di una città non deriva dalla presenza dei senza dimora. Anzi, come ha ricordato più volte papa Francesco, la qualità di vita di una città si misura dal modo in cui sono trattati i suoi abitanti più poveri. Tutti, dalle istituzioni ai cittadini, sono chiamati a trovare soluzioni umane che assicurino accoglienza a chi non ha casa e vive ai margini delle nostre città. 
La povertà - conclude Riccardi - "è una domanda aperta, una ferita da sanare nella nostra società. Anche d'estate, quando la solitudine e l'isolamento sociale, specialmente nelle grandi città, possono fare male quanto il freddo dell'inverno".

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