L'abbraccio tra anziani e immigrati a Napoli


di Bianca Frattini

Il 21 marzo era la Giornata mondiale per l'eliminazione delle discriminazioni razziali. A Napoli un gruppo di anziani e migranti del centralissimo quartiere San Lorenzo ha scelto la sede del programma "Viva gli Anziani" per lanciare un messaggio forte contro il razzismo e in favore dell'amicizia tra i popoli e l'integrazione.
Attenzione e commozione hanno accompagnato le parole di Omar, 19 anni, originario del Gambia, che ha raccontato il suo lungo e pericoloso viaggio dall'Africa, attraverso il deserto del Sahara e il Mar Mediterraneo. “Quando ho visto quella barca vecchia e piccolissima, non volevo proprio salirci: noi eravamo più di 120 persone - ha detto Omar - ho avuto tanta paura di morire. Sono scappato dal mio paese, dove c’è la dittatura e tanta violenza. Volevo studiare, per questo ho deciso di venire in Europa”. Omar oggi racconta a tanti studenti napoletani la sua storia e, insieme ad altri giovani italiani e immigrati, porta cibo e amicizia a chi vive per strada. “E’ la prima volta che incontro gli anziani e ne sono felice”, ha concluso. 
Dopo Omar, è intervenuto Rasul, nato in Iran 68 anni fa e approdato a Napoli col sogno di iniziare una nuova vita ed oggi volontario: “Non è stato facile, ma ora voglio aiutare chi è più debole di me”. 
L'esperienza dell'emigrazione accomuna, più di quanto si pensi, giovani nuovi europei e anziani italiani. Maria Grazia, 80 anni, ha raccontato di come dopo la seconda guerra mondiale, appena sposata, è partita con il marito per cercare lavoro in Inghilterra “Volevamo un futuro migliore - ha detto -, perché a Napoli non potevamo fare nulla. Ho avuto tante difficoltà durante il viaggio: in treno non c'era posto, eravamo uno sopra all'altro... e in nave, non ne parliamo! A Londra non capivo la lingua, mi trattavano male perché ero italiana”. Rivolta a Omar ha detto “Anche io sono dovuta andare lontano per cercare un futuro migliore. Per questo vi capisco e per questo dico: Noi vi vogliamo bene!”. Dario e Alessandra piccoli nati in Italia, le loro madri vengono dalla Bulgaria, hanno cantato e ballato insieme ai nuovi amici anziani. La festa si è conclusa con gli auguri a Peppino ed Antonio per il loro compleanno. Una torta a forma di libro a significare le pagine di storia vissute e ancora da scrivere con "Viva gli Anziani". Una Napoli così è più bella. La bellezza del vivere insieme.

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