Ban Ki-Moon ricorda la sua visita a Sant'Egidio

In un articolo sul "Corriere della sera", Ban Ki-Moon ritorna sulla sua visita alla Comunità di Sant'Egidio e propone ai governi europei di sviluppare una risposta globale ai flussi di massa delle popolazioni. Così scrive il Segretario generale dell'ONU: 

«Non ci piace crescere in un mondo in guerra perché è stupido e anche chi vince finisce per soffrire».Queste parole forti, più schiette e più chiare di tutte quelle che io abbia mai ascoltato nei miei incontri con i governanti mondiali, hanno una fonte ancora più autorevole: i bambini sopravvissuti a conflitti, povertà, privazioni, e perfino alle mani criminali dei trafficanti di esseri umani. Queste parole facevano parte di una poesia che alcuni bambini mi hanno letto alla «Tenda di Abramo» della Comunità di Sant’Egidio al centro di Roma, uno dei tanti centri per rifugiati che ho visitato nelle scorse settimane in giro per l’Europa per mostrare solidarietà, sulla scia di tanti incontri passati con famiglie nei campi in Libano, Giordania, Turchia e altri Paesi ospiti.

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