Mi chiamo Elias, sono rifugiato e aiuto i poveri

Ventisei anni, ghanese, Elias fa parte di un gruppo di 60-70 richiedenti asilo che da due anni insieme alla Comunità di Sant’Egidio di Catania sono diventati amici dei poveri. «Non è un progetto creato a tavolino – spiega il responsabile Emiliano Abramo –. Siamo entrati al Cara di Mineo per portare aiuti materiali e abbiamo trovato innanzitutto una domanda di spiritualità molto forte».
Il quotidiano Avvenire lo ha intervistato. Continua a leggere

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