Milano – per molti
bambini Rom, quest'anno scolastico si è concluso in maniera particolarmente positiva. Infatti, non essendoci stati molti sgomberi, i
bambini, hanno potuto frequentare con più regolarità la scuola. Fatto importante
che ha portato, non solo al passaggio all’anno scolastico superiore per molti
di loro, ma soprattutto ad una maggior integrazione, per loro ed i loro genitori, in
quello che è il tessuto sociale ed urbano.
La mancanza quasi
totale di sgomberi ha avuto un'altra ricaduta molto positiva, ovvero ha
permesso, alla Comunità di Sant’Egidio e a tutte le associazioni che si
occupano dei Rom, di poter lavorare con più efficacia su altri fronti, come ad esempio
quello sanitario e dell'impiego lavorativo. Se infatti l’integrazione passa per la scuola,
la loro stabilità passa per il lavoro.
Ecco allora nascere bellissime storie di integrazione ed aiuto reciproco, dove ad aiutare sono anche i
Rom, come nel caso dell’anziana Maria, che avendo ricevuto lo sfratto (perché non
riusciva più a pagare l’affitto con la sua pensione) sarebbe finita per strada
se non fosse stata "adottata" dai suoi ex vicini Rom che l’hanno presa a casa con
loro.
Un anno, questo che si è
appena concluso, che ha dimostrato come l’unico modo per fronteggiare “l’emergenza”
Rom, sia passare dalla scuola e dal lavoro e non dalla politica degli
sgomberi.
Commenti
Posta un commento