La crisi è un "aumento di pena" per chi è in carcere. Noi cerchiamo di rispondere....

L'emergenza nelle carceri italiane cresce a causa del sovraffollamento (oltre 67.000 persone), ma anche per l'impoverimento della popolazione detenuta. Aumenta infatti il numero dei nullatenenti sia tra i detenuti italiani - spesso soli, malati, senza una rete familiare - sia tra i reclusi migranti giovani.
A causa della crisi economica che attraversa il nostro Paese (e anche per le difficoltà dell'Amministrazione Penitenziaria) dal 2009 abbiamo intensificato le distribuzioni di generi di prima necessità e abbiamo portato aiuto in 45 Istituti Penitenziari.
Ora, con i primi freddi, ripartiamo dal carcere romano di Regina Coeli per la distribuzione di indumenti invernali. Da venerdì 2 novembre abbiamo iniziato a distribuire felpe calde e continueremo anche nei primi giorni di questa settimana, per proseguire nelle settimane successive con i detenuti e le detenute delle altre carceri romane. In carcere serve tutto: incontriamo ragazzi con i pantaloni corti e le canottiere e persone che mancano del sapone e dello spazzolino da denti. Alcuni indossano gli stessi abiti di giorno e di notte.
Durante i colloqui ascoltiamo domande di amicizia e sostegno, molti ci chiedono aiuto per telefonare alle famiglie, o consiglio per poter andare in comunità terapeutica, altri vorrebbero essere trasferiti per poter tornare nella zona da cui provengono, più vicini alle loro famiglie, altri ancora, stranieri, desiderano mettersi in contatto con i loro consolati. Sempre più numerose le richieste di aiuto concreto, oltre agli indumenti e alla biancheria sono richiesti i generi di pulizia personale e per le celle, gli occhiali, i farmaci di fascia C, e altro ancora.
L'amicizia continua attraverso la corrispondenza con tanti detenuti. Per questo ritorneremo sabato 10 novembre al carcere di Sulmona a salutare chi non vediamo da tanto tempo e a portare felponi, molto necessari per il clima rigido della zona. Oltre alla distribuzione di abbigliamento, insieme alla direzione dell'Istituto stiamo organizzando un momento di socialità e di festa e, in via del tutto eccezionale, sarà permesso a tutti di partecipare a una buona merenda insieme.

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