Il TAR sospende lo sgombero del Campo di Tor de Cenci a Roma

Il Tar del Lazio ha accolto l’istanza cautelare presentata da alcune famiglie Rom di Tor de Cenci, difese dagli Avvocati Nicolò e Natalia Paoletti, e ha sospeso l’esecuzione dell’ordinanza del Sindaco di Roma che prevedeva lo sgombero di “persone e cose” dal campo attrezzato per il 28 agosto.


Il 2 agosto, dopo aver “trasferito” una parte degli abitanti e aver distrutto con le ruspe 35 container, il Comune aveva infatti notificato un’ordinanza di sgombero ai restanti abitanti.

La Comunità di Sant’Egidio aveva sottolineato da tempo e in diverse sedi come fosse più utile e meno costoso riqualificare il campo attrezzato di Tor de Cenci piuttosto che sgomberarlo e distruggerne le attrezzature: innanzitutto per salvaguardare gli sforzi di integrazione di oltre 150 bambini e ragazzi del campo inseriti nelle scuole del territorio (dall’asilo alle superiori).

In un comunicato stampa, la Comunità di Sant'Egidio ha sottolineato come la decisione del Tar dimostra come alcuni convincimenti si basino sulla conoscenza della realtà, il buon senso e una cultura che cerca il bene comune e non il facile consenso e non siano né “falsità e attacchi politici”, né tantomeno “posizioni irrealistiche”, come affermato recentemente dai vertici della giunta capitolina. Tanto sono concrete e precise che il Tar, oltre a sospendere lo sgombero, ha sottolineato il “dovere dell’amministrazione di adottare tutte le misure idonee a ripristinare, almeno temporaneamente, adeguate condizioni igienico-sanitarie nel Campo Nomadi e nelle aree circostanti”.

Siamo consapevoli - conclude il comunicato stampa - che “chi governa sceglie le politiche da attuare”, ma i cittadini e le associazioni hanno la libertà, il diritto e il dovere di vigilare su queste scelte e di esprimere il proprio parere.

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